Ogni anno a Carloforte si svolge il Girotonno, la sagra del tonno, imperdibile appuntamento enogastronomico di rilievo internazionale che delizia i palati dei più golosi.
Il protagonista indiscusso del Girotonno è il “tonno di corsa”, specie di tonno pregiata, dalle carni rosse e nutrienti. La manifestazione ha luogo nel cuore di Carloforte: le principali piazze nonché le stradine del centro sono allestite con bancarelle profumate e teatro di squisiti spettacoli culinari.
Dall’ex Me, palco della manifestazione, è possibile ammirare la realizzazione di gustose ricette a base di tonno preparate dal vivo da famosi chef italiani. Veri e propri live cooking tutti da degustare in compagnia! E non solo! Il miglior piatto a base di tonno è al centro di un’agguerrita gara tra cuochi internazionali impegnati, tra i fornelli, a contendersi il favore di una giuria tecnica di eccezione.
Lungo la banchina Mamma Mahon vi accolgono numerosi tavoli imbanditi: per voi il re del mare cotto in mille modi diversi e secondo le tipiche e saporite ricette carlofortine.
Nella banchina Mamma Mahon e lungo le stradine del centro è aperto un fornitissimo Expo Village dove acquistare i prodotti tipici di Carloforte e altre specialità sarde.
Per conoscere tutti i dettagli della manifestazione, vi suggeriamo di consultare il sito ufficiale.
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Il tonno di corsa è il protagonista della manifestazione enogastronomica del Girotonno. Non si tratta di un tonno qualsiasi, bensì del prelibato Thunnus thynnus, il solo tonno che ancora oggi viene pescato seguendo con cura le procedure della mattanza, un particolare metodo di pesca che ha più di cinquecento anni.
La mattanza ha le caratteristiche di una vera e propria battaglia: una sfida all’ultimo sangue tra i tonnarotti e i tonni. Una pratica secolare che ha il sapore di una lotta per la sopravvivenza.
Dopo lunghi preparativi che impegnano l’intero mese di Aprile, la mattanza ha inizio a Maggio, quando i tonni arrivano nel Mediterraneo dall’Oceano Atlantico alla ricerca della temperatura adatta per deporre le loro uova. Questo è il momento in cui i tonnarotti calano in mare un complesso di reti (le tonnare) fino a formare una sorta di corridoio composto da più “camere” comunicanti tra loro per mezzo di una porta. I tonni una volta entrati nella prima “camera” sono costretti a risalire il percorso fino a giungere nella “camera della morte”, dove vengono catturati con i “crocchi”, affilati uncini montati su lunghe aste.
Prima della pesca i tonnarotti si riuniscono in un suggestivo antico rituale: una preghiera rivolta alla Madonna, una allo Spirito Santo e sette “Pater” per propiziare una buona pesca.
La mattanza è guidata dal Rais che, dalla sua imbarcazione chiamata Musciara, impartisce ordini e coordina la ciurma di tonnarotti durante le operazioni più delicate della battaglia. E’ proprio il Rais a stabilire l’inizio della mattanza dopo un’attenta valutazione che tiene in considerazione il numero di tonni intrappolati nella camera della morte e le condizioni meteorologiche.
Oggi in tutto il Mediterraneo, la tonnara di Carloforte è la sola a praticare l’antica mattanza. Si tratta di una tradizione secolare, custodita gelosamente in questa terra meravigliosa. In quest’angolo di paradiso dove si possono ancora udire, nel silenzio, le urla e i canti dei tonnarotti che si preparano alla battaglia.
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